miércoles, 1 de diciembre de 2010

New Life in Barcelona

Ehm... mi sono assentato un pochino... è vero, è da più di un mese che non scrivo, però ho avuto un sacco di cose da fare e non riuscivo a trovare neanche quei 5 minuti per lasciare un piccolo post :(
Ormai è un mese che vivo a Barcellona e sapete? mi piace come città, è stupenda, clima mite (anche se in questo periodo c'è un ondata di freddo barbino), gente simpatica (anche se alcuni sono un po' cabrones), architettura particolare, un sacco di cose da fare e da vedere.

La cosa più difficile però è stata trovare casa. Non pensavo che in una città così grande, fosse così difficile trovare una stanza abbastanza economica, in una zona comoda per il lavoro e per uscire, ecc ecc...
e invece, è proprio stata dura! Ho sudato 7 camicie (peccato però solo nel senso figurativo perchè questa ricerca estenuante di un nido dove passare le fredde notti d'inverno non mi ha fatto andare giù neanche di un grammo).


Ecco la lista delle stanze/case che ho visitato, in totale sono 8, quale di queste 8 avrà scelto il sottoscritto?





Appartamento numero 1:
Sceso dalla metro ho avuto un dejà-vu: mi sembrava di essere in viale Padova  a Milano o appena sceso alla fermata di Maciachini, e per chi ha vissuto nella città della moda ha già capito tutto e potrebbe non andare avanti a leggere.
La calle ha il nome di Avenida Paralel è una strada importante, ma il quartiere è stato definito dai miei colleghi "multietnico" o ancora meglio "multiculturale", io lo definirei come "una buona zona per andare a mangiare degli ottimi kebab". L'appartamento era brutto, il tipo mi stava sul c***o, la stanza piccola, della cucina non parliamo. Unica nota positiva... l'ascensore, bello, ampio e tecnologico.

Appartamento numero 2:
In una via sperduta, dimenticata da Dio e dagli uomini, si trova la seconda casa. L'appartamento è al 5° piano senza ascensore con delle scale strettissime stile torri della Sagrada Familia. Entro, il tipo che mi accoglie si definisce VISUAL (e con una sola parola ho descritto il padrone di casa). Era tutto contento di vedermi, e mi faceva anche delle strane avance.. La camera era un loculo: letto a una piazza e attaccati c'erano la scrivania e l'armadio; il bagno minuscolo come la cucina e il salone. Le pareti di quest'ultimo erano pitturate di VIOLA, non voglio sapere i lavori di sto visual come sono... Il fatto è che quando sono entrato in casa mi è venuta addosso una sensazione di tristezza e di compassione per il tipo che viveva lì che non vedevo l'ora di andarmene (anche se lui continuava a tenermi lì con qualsiasi pretesto). C'era poi un gattino, odioso come solo i gattini sanno essere, che volevo usare come scusa per andarmene: "Mi spiace devo scappare che sono allergico al pelo, sai com'è..." (stile Banchieri e la sua duodenite).

Appartamento numero 3:
Si trova al primo piano, ma dato che qua c'è l'usanza di metterci l'entresuelo dopo la porta d'ingresso, il primo piano diventa un secondo, il secondo un terzo, e così via.
Il salone è all'ultima moda Ikea, la cucina invece è all'ultima moda '15-'18, così come il bagno. Il tipo almeno è simpaticissimo, l'altro manco mi ha parlato (hanno 41 e 34 anni rispettivamente). La camera è piccola, anche se mi ha detto che se voglio si mette lui lì e io mi prendo quella più grande... ma che tenero (ho paura però fare sto cambio, perchè credo che sotto sotto si nasconda una richiesta di favori particolari).

Appartamenti numero 4:
Scomodissimo con le linee della metro che servono a me (o cammino 15 minuti fino alla Sagrada Familia o mi cambio 3 metro). I padroni di casa: marito e moglie, non so se di nazionalità russa, ucraina o ex Jugoslavia....fatto sta che o sono mafiosi e affittano le camere ai clandestini che scappano dai paesi dell'Europa dell'est, o hanno una grande mente imprenditoriale tale da creare un business affittando le camere ai clandestini che scappavano dai paesi dell'Europa dell'est, appunto.
Ok che io mangio le patate con la buccia come ai tempi di guerra e che devo dire trovo assai gustose, ma fortunatamente non ho vissuto i terrori di nessuna presa della Bastiglia e sono abituato a case "più agiate".

Appartamento numero 5:
Zona super lusso, a 2 fermate di metro dal mio lavoro, ovviamente la sfiga ha voluto che il mio palazzo fosse uno dei più brutti e che fosse al 4° piano senza ascensore (e per la regola dell'appa nº 3 il quarto piano è in realtà un quinto. Il tipo è stranissimo, però simpatico. La casa sembra quella di mia nonna, però la stanza è carina, ha anche TV e DVD in camera. Il salotto piccolissimo, la cucina piccola però si può mangiare lì, al suo interno però troviamo una porticina che se la apri ti trovi... il cesso, o più francesemente definito come il water. Ma si può? E poi se si apre la porticina che c'è nel salotto c'è la doccia, quindi se voglio fare la cacca devo andare verso la cucina, quando invece voglio farmi la doccia devo passare per il salotto....
Non voglio sapere minimamente chi sia l'architetto.

Appartamento numero 6:
Il peggiore. Abitato da un cubano e da una tipa che definirei bizzarra, vestita da strega, credo, e non perché era Halloween ma solo perché indossava la classica "divisa" da casa, ma credo che quando esca si vesta più o meno allo stesso modo. Il salotto minuscolo, la stanza: un buco, la cucina oscena e indescrivibile, non solo in disordine, ma anche sporca e puzzolenmte, il bagno non me lo ricordo nemmeno e un motivo ci deve essere. Loro, i due coinquilini, tutti contenti di vedermi, mi hanno detto che sarei stato il nuovo acquisto e che sarei diventato il loro amico, perchè loro cercano non solo un coinquilino ma anche un amico... non penso proprio, direi.
NEXT!
Ma la cosa che mi ha fatto girare le così dette palline da ping pong era il fatto che io li chiamai perchè le foto messe nell'annuncio erano di una casa bellissima, peccato che la casa non era quella rappresentata dalle foto, ma si può?

Appartamento numero 7:
Ho scelto di andare a vedere quest'appartamento solo per 2 motivi:
- le foto non erano male
- e c'era un labrador nero bellissimo:)


Lla stanza peró era uno sgabuzzino, la casa piccolina (e non so come facesse a starci dentro un labrador di 2 anni), il tipo ha iniziato a starmi sul cazzo quando ha iniziato a dirmi che non si possono portare a casa amici o sconosciuti vari che diventano conosciuti dopo una sera in discoteca....
Comunque diciamoci la verità, il problema non era tanto portarli a casa, quanto a trovare una risposta a un'affannosa domanda: dove li metto?

Appartamento numero 8:
Vicino alla Sagrada Familia, 350€ per 2 buchi: stanza e bagno privato. Concorrenti della casa:
- una signora di 36 anni, mezza gitana mezza latina
- un gay che non so neanche come sia fatto dato che non c'era
- una coppia (marito e moglie??) di francesi a cui hanno, credo, appena messo in regola con le varie carte.
Entro e mi trovo circondato di specchi con lampadari tipo buduoire francese, un odore di mangiare pazzesco, un salotto trash che sembrava lo studio di Pomeriggio 5 della Barbara D'Urso...
Almeno il palazzo da fuori era carino.


E dopo queste brevi descrizioni, in quale appartamento il nostro eroe avrà scelto di stare?

1 comentario:

  1. Caro Gianmaria. Innanzitutto benvenuto a Barna.
    Proprio non saprei alla fine quale appartamento avrai scelto. Dipende da qual'è la zona in cui più o meno hai il posto di lavoro. Forse sarà un caso, ma sembra abbia descritto meno peggio l'ultima soluzione. Descritti così i coinquilini possono anche essere ritenuti tranquilli, anche se potrebbero trasformarsi in un incubo.
    In ogni caso, da quello che ho letto si capisce che anche tu sei entrato a far parte del club di "quelli che hanno vissuto l'esperienza mistica del cercare casa a Barcellona". Per gente con un fegato così e due polmoni così e così (per non parlare d'altro).
    In ogni caso credo che ti porterai dietro questa esperienza tragicomica per il resto della tua vita e ci riderai sopra. Perché, in fondo, vista da fuori, o a cose fatte, è molto divertente.
    Visto che tu stai muovendoti da Valencia (non so bene quanto tempo abbia vissuto lì) sarei curioso di sapere da questo punto di vista che differenze ci sono con Barcellona. E, per esempio, che differenza c'è nella scala delle grandezze tra le due città (almeno dalle tue prime impressioni).

    P.S.: i cessi che si scovano aprendo porte dai posti più impensabili sono una figata, non credi?

    ResponderEliminar